Fra le piante spontanee che la natura ci offre a primavera, una delle prime ad apparire
è la cicoria selvatica dalla quale deriva il radicchio. La cicoria era molto apprezzata nell’antichità
per le sue proprietà medicinali. Viene citata nel papiro di Ebers, il primo trattato medico
egiziano risalente al terzo millennio avanti Cristo.
La cicoria selvatica contiene sali di potassio, ferro, un glucoside amaro, glucidi, lipidi, protidi,
vitamine B, C, P, K, aminoacidi, inulina (le radici). Tutta la pianta contiene anche un latice fortemente
amaro, la “lattucina”, che fa parte dei numerosi principi attivi della pianta.
Grazie a questi suoi componenti, la cicoria è un ottimo tonico, amaro-digestivo, remineralizzante,
antianemico, depurativo, diuretico, coleretico (aumenta la secrezione biliare) e leggermente lassativo.
Gli ingredienti per 4 persone sono:
- 300 gr perciatelli o zite ;
- 300 gr di cicoria selvatica;
- 250 gr di polpa di pomodoro ;
- 2 spicchi d’aglio;
- 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva;
- 30 gr di pecorino grattugiato;
- sale q.b.;
- pepe nero.
La preparazione:
Eliminate le parti più esterne e lavate le foglie migliori. Tagliatele a listarelle o a tocchetti
di 6-7 cm di lunghezza e quelle più grosse in due per il lungo. Lessate la verdura in acqua salata
per 10 minuti, quindi scolate e mettetela in un’altra pentola di acqua salata bollente.
Proseguite la cottura finché la cicoria risulterà ancora un po’ al dente. Nel frattempo, scaldate
l’olio extravergine d’oliva in una casseruolina e fatevi soffriggere gli spicchi d’aglio sbucciati
e tritati. Prima che inizino a prendere colore, unite la polpa di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco
abbastanza vivace per circa 10 minuti.
Salate a metà cottura. Gettate nella pentola della cicoria
la pasta spezzettata in 3 (per il lungo) e portate a cottura. Scolate e condite con il sugo di pomodoro.
Cospargete con il pecorino grattugiato e un po’ di pepe macinato al momento.